Fuori dall’osso: ripensare gli obiettivi della chirurgia mucogengivale

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Quando il focus non è l’estetica, ma la vita di un dente

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Ci sono casi in cui la priorità clinica cambia. Questo studio documenta un intervento su un incisivo inferiore con radice completamente fuori dal profilo osseo vestibolare, a seguito di trattamento ortodontico.

In queste situazioni estreme, la chirurgia mucogengivale non serve a “coprire”, ma a salvare.

Diagnosi iniziale: il dente fuori dalla mappa

  • Recessione profonda post-ortodontica: perdita di gengiva a livello radicolare, con esposizione marcata della radice dopo il movimento ortodontico. Questo significa che la radice non ha più protezione gengivale sufficiente ed è esposta a traumi e infezioni.
  • Corticale vestibolare completamente riassorbita (CBCT): l’osso che normalmente sostiene la radice sul lato esterno è assente. Senza osso di supporto, la radice non ha più un “contenitore” naturale che la stabilizzi.
  • Radice esposta ben oltre la linea muco-gengivale: la radice “scivola” fuori dal perimetro gengivale fisiologico. In questo scenario, pensare a una copertura totale solo estetica è irrealistico: serve una strategia biologica.
  • Assenza di mobilità e dente vitale: nonostante tutto, il dente è stabile e vivo. Questo rappresenta la condizione fondamentale per poter tentare il suo salvataggio.
  • Paziente in trattamento ortodontico attivo: la chirurgia deve rispettare la biomeccanica in corso. L’intervento non può interferire con lo spostamento dentale programmato.

Obiettivo terapeutico: più biologia, meno estetica

  • Ridare spessore e stabilità ai tessuti molli: creare un “cuscinetto” protettivo. Più gengiva significa più difesa per la radice.
  • Proteggere l’elemento dentale da ulteriori insulti: prevenire danni futuri. La priorità è la salute funzionale, non solo l’aspetto.
  • Mantenere la vitalità e la funzione del dente: conservare ciò che è naturale. Un dente vivo è sempre più prezioso di qualsiasi sostituzione artificiale.
  • Evitare soluzioni protesiche o estrattive: preservare l’elemento naturale. Ogni volta che si può mantenere un dente, è la scelta più lungimirante.

Fasi chiave dell’intervento (V-CAF)

  • Scollamento a spessore parziale: mobilizzare il lembo senza intaccare l’osso residuo. Così si protegge ciò che resta della struttura ossea.
  • Inserimento di tessuto connettivo autologo: prelevato dal palato, aumenta volume e resistenza. È il materiale biologico migliore perché compatibile e stabile nel tempo.
  • Protezione chirurgica del sito senza tensioni: il lembo viene posizionato in modo naturale. Una chiusura senza tensioni riduce il rischio di recidive.
  • Conservazione dell’anatomia e della posizione ortodontica: nessuna alterazione della linea dentale. L’intervento si integra senza ostacolare il percorso ortodontico.

Post-operatorio: quando i tessuti rispondono

  • Tessuti stabili e ben integrati: il sito chirurgico appare in salute. Segno che la guarigione procede correttamente.
  • Riduzione della profondità di recessione: miglioramento tangibile, anche se non totale. La copertura completa non era l’obiettivo, ma la protezione sì.
  • Assenza di sanguinamento o infiammazione: gengive sane. La chirurgia ha ridato equilibrio biologico.
  • Dente completamente vitale: la polpa è rimasta intatta. Conferma che l’approccio conservativo ha funzionato.
  • Nessuna mobilità o dolore: stabilità piena. Il dente è funzionale, senza sintomi fastidiosi.

Follow-up a 24 mesi

  • Stabilità completa dei tessuti molli: il risultato è duraturo. Non solo un successo immediato, ma anche nel tempo.
  • Nessuna perdita di attacco o infiammazione: la progressione patologica è stata bloccata. La terapia ha davvero cambiato la prognosi.
  • Profilo gengivale armonico: aspetto naturale, pur senza copertura totale. L’equilibrio biologico è più importante dell’estetica estrema.
  • Dente ancora vitale, con piena funzione: obiettivo principale raggiunto. Il dente continua a fare il suo lavoro in arcata.
  • Mobilità assente: stabilità confermata. La funzione masticatoria non è compromessa.

Riflessioni cliniche: la copertura perfetta non è sempre il traguardo

Questo caso rappresenta un chiaro esempio di come l’obiettivo della terapia parodontale debba adattarsi alla situazione biologica. In presenza di una radice fuori dal profilo osseo, pretendere una copertura completa può essere utopico. Il focus deve spostarsi sulla gestione dei tessuti, sul rinforzo della gengiva aderente e sul mantenimento della vitalità del dente.

Salvare è meglio che sostituire

La vera vittoria in questo caso non è estetica, ma biologica.

Il dente è salvo, il paziente è stabile, e la chirurgia ha fatto il suo dovere. Quando possibile, salvare un elemento naturale resta la miglior terapia disponibile.Anche (e soprattutto) quando sembra troppo tardi.

Denti fragili e che si sgretolano:cause e soluzioni

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I denti sono strutture complesse e resistenti, ma possono perdere la loro forza e integrità, manifestando problemi come sgretolamento e fragilità. Questa condizione oltre a compromettere l’estetica del sorriso, può anche causare dolore, sensibilità e difficoltà masticatorie.  

Cosa porta i denti a sgretolarsi? 

I denti sono composti principalmente da smalto e dentina, due tessuti duri e mineralizzati. Tuttavia, diversi fattori possono indebolirli, portando al loro sgretolamento. Vediamo le principali cause: 

  1. Demineralizzazione dello smalto 
    L’esposizione dei denti a sostanze acide, come quelle presenti in cibi e bevande con pH basso (ad esempio bibite gassate, agrumi e alcolici), può ridurre la durezza dello smalto. Questo processo li rende più vulnerabili a rotture e abrasioni. 
  1. Carie dentale 
    La carie è una delle principali responsabili della fragilità dentale. È causata da batteri che producono acidi, capaci di erodere smalto e dentina, formando cavità. Un’igiene orale adeguata e controlli regolari dal dentista sono essenziali per prevenirla. 
  1. Traumi e abitudini meccaniche 
    Spazzolamento troppo energico o l’uso di spazzolini a setole dure possono creare solchi sui denti, specialmente vicino al margine gengivale, rendendoli fragili. Anche traumi fisici, come incidenti o il contatto con oggetti duri, possono causare microfratture o scheggiature. 
  1. Disturbi funzionali come bruxismo 
    Digrignare o serrare i denti (bruxismo) può logorare progressivamente la superficie dentale, portando a usura, ingiallimento e indebolimento. 
  1. Patologie sistemiche 
    Condizioni come il reflusso gastroesofageo o disturbi alimentari (bulimia) possono aumentare l’acidità nella bocca, favorendo l’erosione dentale. Anche difetti congeniti come l’ipomineralizzazione dello smalto possono rendere i denti fragili fin dall’infanzia. 
  1. Invecchiamento naturale 
    Con il passare degli anni, i denti subiscono un’erosione naturale dello smalto, diventando più sottili, gialli e vulnerabili. 

Come intervenire se i denti si sgretolano 

Notare segni di fragilità è il primo passo per intervenire. Ecco alcune soluzioni che il dentista potrebbe suggerire: 

  • Faccette dentali: Ideali per denti gravemente danneggiati, rappresentano una soluzione sia funzionale che estetica. 

I denti che si sgretolano non sono un problema da sottovalutare. Identificare le cause e agire subito può prevenire ulteriori danni, migliorando non solo la salute orale ma anche la qualità della vita. Per qualsiasi dubbio, rivolgiti sempre a un dentista di fiducia: la prevenzione e le cure professionali sono la chiave per un sorriso sano e forte. 

I denti da latte nello sviluppo dei bambini 

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Quando si parla di salute orale nei bambini, i denti da latte vengono spesso sottovalutati. Essendo temporanei, si tende a considerarli meno importanti rispetto ai denti permanenti, ma questa è una convinzione errata. I denti da latte svolgono un ruolo cruciale non solo nello sviluppo orale dei più piccoli, ma anche nel loro benessere generale. 

Denti da latte: non sono solo “temporanei” 

I denti da latte iniziano a spuntare intorno ai 6 mesi di vita e completano la loro eruzione intorno ai 2-3 anni, per poi iniziare a cadere tra i 5 e i 7 anni. Anche se durano relativamente poco, hanno una funzione fondamentale. 

  • Masticazione e alimentazione: I denti da latte consentono ai bambini di masticare correttamente, facilitando la digestione e l’assimilazione dei nutrienti essenziali per la loro crescita. 
  • Sviluppo del linguaggio: Parlare correttamente richiede una struttura dentale ben formata. I denti da latte aiutano i bambini a pronunciare suoni e parole in modo chiaro. 
  • Guida per i denti permanenti: I denti da latte mantengono lo spazio necessario per l’eruzione dei denti definitivi. Se un dente da latte viene perso prematuramente, i denti vicini possono spostarsi, causando disallineamenti che potrebbero richiedere interventi ortodontici in futuro. 

Carie nei denti da latte: perché non vanno sottovalutate 

Un altro luogo comune è che le carie nei denti da latte non siano un problema serio, visto che questi denti saranno presto sostituiti. Nulla di più sbagliato. Le carie non curate possono causare dolore, infezioni e perfino influire sulla salute dei denti permanenti che stanno crescendo nella mascella. 

Ad esempio, un’infezione in un dente da latte può danneggiare il germe del dente permanente sottostante, compromettendo il suo sviluppo. Inoltre, il dolore causato da una carie può interferire con l’alimentazione e la qualità della vita del bambino, rendendo necessarie cure dentistiche più invasive. 

La prevenzione inizia presto 

La cura dei denti da latte è fondamentale per garantire una bocca sana anche in età adulta. Ecco alcune buone pratiche che i genitori dovrebbero adottare fin dai primi mesi di vita del bambino: 

  • Pulizia dei primi dentini: Quando spuntano i primi denti, è importante pulirli delicatamente con una garza umida o uno spazzolino morbido. 
  • Prima visita dal dentista: L’ideale è portare il bambino dal dentista entro il primo anno di vita. Questo aiuta a identificare eventuali problemi e a educare i genitori sulle corrette abitudini di igiene orale. 
  • Evitare il biberon notturno: Lasciare il bambino con il biberon di latte o succhi di frutta durante la notte può favorire la formazione di carie precoci, conosciute come carie da biberon. 
  • Dieta equilibrata: Limitare zuccheri e snack dolci è essenziale per prevenire le carie. Offrire una dieta ricca di frutta, verdura e cibi ricchi di calcio favorisce lo sviluppo di denti sani. 

Un investimento per il futuro 

La cura dei denti da latte non è solo una questione estetica o temporanea: è un investimento nella salute orale e generale del bambino. Prevenire problemi ai denti da latte significa ridurre il rischio di complicazioni future, garantendo al piccolo una bocca sana e ben funzionante. 

Come specialista in odontoiatria pediatrica, mi impegno ogni giorno a sensibilizzare i genitori sull’importanza di prendersi cura della salute orale dei propri figli fin dai primi anni di vita. Ricordiamoci sempre che i denti da latte sono i “pilastri” per una bocca sana e un sorriso radioso che accompagneranno i bambini per tutta la vita. 

Prof.ssa Grecolini 
Odontoiatra Pediatrica presso IOS Lecce 

Allineatori invisibili: L’apparecchio c’è ma non si vede

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L’ortodonzia invisibile ha guadagnato una notevole popolarità negli ultimi anni, grazie ai numerosi vantaggi che offre rispetto ai metodi tradizionali. Non si tratta solo di un trend passeggero, ma di una scelta ponderata per coloro che desiderano correggere i propri denti senza compromettere l’estetica del sorriso durante il trattamento.

Vantaggi degli allineatori invisibili

Discrezione  

Uno dei principali vantaggi dell’ortodonzia invisibile è la sua capacità di essere discreta. Gli allineatori trasparenti sono progettati per essere praticamente invisibili quando indossati. Questa caratteristica li rende particolarmente attraenti per gli adulti e i giovani adulti che vogliono migliorare il proprio sorriso senza attirare attenzione indesiderata. In contesti professionali o sociali, dove l’immagine è importante, poter correggere i denti in modo discreto rappresenta un vantaggio significativo. 

Meno Dolore 

Il dolore è un fattore che spesso scoraggia le persone dall’intraprendere un trattamento ortodontico. Tuttavia, con l’ortodonzia invisibile, il dolore e il disagio sono notevolmente ridotti. Gli allineatori esercitano una pressione graduale e controllata sui denti, spostandoli lentamente nella posizione desiderata. Questo metodo di applicazione della forza minimizza il dolore che generalmente si sperimenta con le regolazioni periodiche degli apparecchi tradizionali, rendendo l’intero processo più confortevole. 

Comfort su misura 

Gli apparecchi invisibili sono realizzati su misura per adattarsi perfettamente ai denti di ogni paziente. Questa caratteristica assicura una migliore efficacia nel trattamento, e riduce anche il disagio che spesso si associa ai metodi ortodontici tradizionali. Gli allineatori trasparenti sono privi di fili metallici e bracket, elementi che possono causare irritazioni alle gengive e nella mucosa orale. Grazie a un design ergonomico, i pazienti possono affrontare il trattamento con meno fastidi e più serenità. 

Libertà 

Un altro importante beneficio degli apparecchi invisibili è la loro rimovibilità. A differenza degli apparecchi fissi, che devono essere indossati 24 ore su 24, gli allineatori trasparenti possono essere rimossi durante i pasti e per la pulizia dei denti. 

Migliore Igiene Orale 

La possibilità di rimuovere gli allineatori durante la pulizia dei denti rappresenta un enorme vantaggio in termini di igiene orale. Con gli apparecchi tradizionali, il cibo può facilmente rimanere intrappolato nei fili e nei bracket, aumentando il rischio di carie e malattie gengivali. Gli allineatori trasparenti, invece, permettono di continuare a spazzolare i denti e usare il filo interdentale come di consueto, mantenendo così una salute orale ottimale durante tutto il trattamento. 

Meno Visite dal Dentista 

Infine, uno dei vantaggi più apprezzati dagli adulti con un’agenda fitta di impegni è la riduzione del numero di visite dal dentista. Gli apparecchi tradizionali richiedono frequenti regolazioni, mentre con l’ortodonzia invisibile, la necessità di controlli è significativamente minore. Questo non solo riduce il tempo speso in poltrona, ma consente ai pazienti di gestire il proprio trattamento con maggiore autonomia, risparmiando tempo prezioso. 

Considerazioni Tecniche e Benefici Clinici 

Dal punto di vista clinico, l’ortodonzia invisibile rappresenta un’importante evoluzione nel campo dell’ortodonzia. Gli allineatori trasparenti sono fabbricati utilizzando tecnologie avanzate di imaging 3D e modellazione computerizzata, che permettono di pianificare il movimento dentale con estrema precisione. Questo approccio personalizzato assicura che ogni set di allineatori sia progettato per esercitare le forze ottimali necessarie per spostare i denti nelle posizioni desiderate, riducendo al minimo i rischi di complicazioni e migliorando i risultati complessivi del trattamento. 

L’efficacia degli allineatori trasparenti è paragonabile a quella degli apparecchi tradizionali per la correzione di vari tipi di malocclusione dentale. E non per ultimo, l’uso di allineatori trasparenti può ridurre l’incidenza di carie e infiammazioni gengivali durante il trattamento, grazie alla facilità con cui i pazienti possono mantenere una buona igiene orale. 

L’Eccellenza di IOS Lecce 

Noi di IOS Lecce siamo particolarmente orgogliosi di avere nel nostro team un’esperta a livello internazionale in questo particolare settore dell’ortodonzia e di offrire questa tecnologia all’avanguardia ai nostri pazienti. La Prof.ssa Elena Grecolini, è l’unica professionista salentina ad aver ottenuto l’ambita certificazione European Board of Orthodontics (EBO), un riconoscimento europeo che la qualifica come esperta di livello internazionale. Grazie alla sua esperienza e competenza, i nostri pazienti possono beneficiare di trattamenti ortodontici invisibili eseguiti ai più alti standard internazionali. 

Dentista a 4 anni? l’importanza di una visita precoce

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Intervista alla Dott.ssa Grecolini
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La salute dentale nei bambini è fondamentale per il loro benessere generale. Il modo in cui mastichiamo e la posizione dei nostri denti possono avere un impatto significativo sia neuromuscolare che sociale. Correggere precocemente la posizione dei denti e l’equilibrio delle ossa e dei muscoli mascellari può prevenire problemi più gravi in età adulta, soprattutto nei giovani. Ne parliamo con la Dott.ssa Elena Grecolini, specialista in Ortognatodonzia e docente in diverse università italiane e internazionali.

A che età è consigliabile portare i bambini dal dentista?

“È importante iniziare a pensare alla salute dentale dei bambini già dai 4-5 anni, quando la dentizione decidua (i denti da latte) è completa”, spiega la Dott.ssa Grecolini. “A questa età, i bambini sviluppano capacità cognitive e collaborative che permettono di valutare lo stato di salute dei denti e lo sviluppo osseo. Inoltre, è possibile identificare e trattare precocemente problemi respiratori e altre condizioni che possono essere risolte in modo minimamente invasivo”.

Il primo appuntamento dal dentista: come evitare traumi

Secondo la Dott.ssa Grecolini, molto dipende da come viene gestito l’arrivo del bambino nello studio dentistico. “È fondamentale creare un ambiente sereno e comunicare efficacemente con il piccolo paziente e la sua famiglia. Spesso, le ansie derivano dai genitori e possono essere trasmesse involontariamente ai bambini. Con la giusta approccio, i bambini possono affrontare le cure dentistiche senza particolari ansie, mantenendo un atteggiamento positivo per tutto il loro percorso di cura”.

Cosa valutare nei bambini piccoli

“Inizialmente, valutiamo l’igiene orale del bambino e la presenza di carie nei denti da latte”, spiega la Dott.ssa Grecolini. “È essenziale che i denti da latte rimangano sani fino alla loro caduta fisiologica, per garantire il corretto sviluppo dei denti permanenti. Inoltre, valutiamo lo sviluppo delle ossa mascellari, fondamentali per il corretto posizionamento dei denti e per la respirazione. Un trattamento ortodontico precoce può migliorare lo sviluppo delle vie aeree superiori e ridurre la necessità di interventi chirurgici alle adenoidi. Infine, controlliamo la presenza di frenuli che possono causare infiammazioni e problemi di fonazione”.

Aspetti psicologici della salute dentale nei bambini

“Avere un bel sorriso è importante anche per i bambini, poiché frequentano la scuola e hanno una vita sociale attiva”, sottolinea la Dott.ssa “In un’epoca in cui il bullismo è in aumento, un sorriso estetico può fare la differenza. Inoltre, un rapporto sereno con l’ambiente odontoiatrico fin da piccoli aiuta il clinico, la famiglia e il paziente stesso ad affrontare le future terapie in modo positivo”.

Non aspettare oltre per garantire al tuo bambino un sorriso sano e felice. Una visita precoce dal dentista può prevenire problemi futuri e favorire una crescita serena e sicura.