L’anestesia nello studio dentistico: cosa è bene sapere.

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In odontoiatria, una delle principali preoccupazioni dei pazienti è l’uso dell’anestesia, soprattutto per la paura dell’ago e del dolore associato. Tuttavia, capire come funziona l’anestesia dentale può ridurre notevolmente quest’ansia.

Comprendere la sensazione di dolore

Spesso i pazienti credono che il dolore dell’anestesia derivi dalla puntura dell’ago. Sebbene questo sia in parte vero, il vero fastidio proviene dall’iniezione del liquido anestetico nei tessuti. Questa sensazione, a volte descritta come una “scossa” o pressione, si verifica perché il liquido anestetico viene spinto nei tessuti, provocando una distensione o compressione. Fortunatamente, i tessuti all’interno della bocca sono molto elastici, il che significa che, se l’anestetico viene iniettato lentamente, questa pressione può essere ridotta, rendendo l’iniezione meno dolorosa.

Il ruolo dell’adrenalina nell’anestesia

La maggior parte degli anestetici dentali contiene adrenalina (nota anche come epinefrina). L’adrenalina serve a diversi scopi. Principalmente, agisce come vasocostrittore, restringendo i vasi sanguigni nell’area, il che aiuta l’anestetico a rimanere più a lungo nella zona e riduce il sanguinamento durante le procedure. Questo è particolarmente utile durante interventi chirurgici orali, dove è essenziale controllare il sanguinamento. Alcuni pazienti potrebbero avvertire un leggero aumento del battito cardiaco dopo l’anestesia; ciò è dovuto all’adrenalina, ma è generalmente innocuo e si risolve nel giro di 5-10 minuti.

Quanta anestesia si può somministrare in odontoiatria?

Le moderne tecniche anestetiche sono incredibilmente sicure. In contesti clinici, il dosaggio massimo raccomandato di anestetico locale dipende da vari fattori, tra cui il peso, l’età e la storia clinica del paziente. Per un adulto sano, la dose massima raccomandata di lidocaina è circa 7 mg/kg di peso corporeo, che equivale a circa 500 mg di lidocaina con adrenalina. Questo significa che un paziente sano può teoricamente sopportare fino a 26 tubofiale di anestetico, ma nella pratica quotidiana i dentisti raramente ne usano più di 7 o 8. Questo è più che sufficiente per garantire che il paziente non avverta alcun fastidio né dolore durante la maggior parte delle procedure.

Allergie e reazioni

Le reazioni allergiche agli anestetici locali sono rare e, quando si verificano, spesso sono causate dagli additivi utilizzati per stabilizzare l’adrenalina, piuttosto che dall’anestetico stesso. In questi casi, si possono utilizzare anestetici senza adrenalina (senza vasocostrittori), che sono sicuri per i pazienti con note sensibilità.

Considerazioni speciali per bambini e pazienti sensibili

Per i bambini o per i pazienti più sensibili, vengono spesso applicate creme anestetiche topiche prima dell’iniezione. Queste creme intorpidiscono l’area e rendono la puntura dell’ago molto meno percepibile. Per i pazienti con ansia estrema, agofobia, o quelli che devono affrontare procedure particolarmente lunghe o complesse, si può ricorrere alla sedazione cosciente. Questa tecnica, che utilizza il protossido d’azoto (conosciuto come gas esilarante), rilassa il paziente mantenendolo sveglio. Crea uno stato di semi-coscienza in cui il paziente è meno consapevole della procedura e di solito non ricorda molto di ciò che è accaduto.


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