La perdita di un dente nella parte anteriore non è solo un problema di masticazione: riguarda soprattutto l’aspetto estetico e può avere un forte impatto sulla vita quotidiana e sulla fiducia in sé stessi.
Oggi gli impianti dentali rappresentano una soluzione efficace e affidabile, ma è importante capire quando è il momento giusto per inserirli.
Cos’è un impianto e quanto attendere dopo l’estrazione?
Un impianto è una piccola vite in titanio che sostituisce la radice del dente mancante. Dopo l’integrazione con l’osso, viene applicata una corona che riproduce forma e colore del dente naturale.
Il tempo di inserimento dipende dalla situazione clinica:
- Impianto immediato: in alcuni casi può essere posizionato subito dopo l’estrazione.
- Impianto differito: spesso si attende 2-3 mesi per permettere la guarigione dei tessuti.
- Impianto ritardato: se ci sono infezioni o poco osso, l’attesa può arrivare fino a 6 mesi.
A che età inserire (e quando invece è sconsigliato) l’impianto?
Noi di IOS sconsigliamo di inserire impianti in pazienti troppo giovani, poiché di norma è fondamentale attendere che la crescita scheletrica sia terminata. Questo avviene all’incirca intorno ai 16-18 anni per le ragazze e tra i 18-21 anni per i ragazzi.
Il motivo è semplice: l’impianto va integrato con l’osso e di conseguenza resterà fermo nella sua posizione, mentre i denti naturali, durante la crescita, continuano a spostarsi nell’arcata dentale. Se l’impianto viene inserito quando ancora lo scheletro è in fase di assestamento, col tempo può apparire “fuori allineamento” rispetto agli altri denti.
Sta all’implantologo stabilire se la crescita scheletrica nel paziente è conclusa, utilizzando metodi come la radiografia della mano-polso e la teleradiografia della parte laterale del cranio.
Quali sono i rischi di un impianto troppo precoce?
Il rischio principale è legato al lato estetico della procedura. L’impianto ancorato all’osso, non segue i naturali movimenti di crescita dei denti e delle ossa. Con il tempo questo può portare a una differenza nel livello gengivale: l’impianto potrebbe risultare più lungo, più corto o disallineato rispetto agli altri denti, risultando in un disagio estetico visibile negli anni. Inoltre la procedura in sé non è infallibile, potrebbe avere delle complicanze, dunque è una soluzione che consigliamo solo dopo un’attenta valutazione da caso a caso.
Esistono alternative per i pazienti più giovani?
Ci sono diverse soluzioni che si potrebbero adottare per ridare il sorriso ai ragazzi in modo sicuro. Prima di ogni procedura, parliamo necessariamente con i nostri pazienti per costruire assieme il percorso più adatto alle loro specifiche esigenze. Vediamo alcune alternative all’impianto:
- Ponti dentali: sostituiscono il dente mancante appoggiandosi ai denti vicini tramite dei supporti.
- Protesi rimovibili: soluzione meno stabile ma più versatile.
- Ponti adesivi
In attesa del momento giusto per un impianto, queste soluzioni provvisorie consentono di mantenere la funzionalità e l’estetica del sorriso, evitando anche lo spostamento dei denti vicini nel tempo.
L’obiettivo, per noi di IOS Lecce, è sempre quello di garantire risultati duraturi, armoniosi e personalizzati. Ogni paziente ha una storia clinica unica, e la scelta del trattamento più adatto nasce da una valutazione attenta che considera età, salute dei tessuti, esigenze estetiche e aspettative personali.
Affidarsi a un team specializzato significa poter contare su un percorso sicuro, guidato e consapevole — in cui ogni fase, dall’estrazione all’impianto definitivo, è pianificata con precisione e cura.








